C’è un oggetto che sta rivoluzionando silenziosamente il modo in cui viene bevuto il vino: non ha la forma elegante di una bottiglia di vetro né il fascino di un’etichetta, né un tappo da estrarre seguendo un magico rituale, tuttavia il suo contenuto, in alcuni casi, riesce a sorprenderci positivamente.
Sto parlando del Bag in Box, un contenitore che alcuni guardano ancora con diffidenza, mentre milioni di consumatori, i più consapevoli e informati, lo scelgono per il loro consumo quotidiano.
Ecco perché il Bag in Box sta riuscendo a conquistare anche chi, da sempre, è un sostenitore del “bere bene”.
Negli ultimi anni, le vendite di vino in Bag in Box sono cresciute in tutta Europa, Italia compresa e, secondo i dati di settore, in alcuni mercati come quelli scandinavi e anglosassoni le vendite rappresentano oltre il 30% del vino da consumo domestico.
In Italia, dove la bottiglia regna ancora sovrana, la tendenza è in forte crescita, soprattutto tra chi cerca un vino che sia per tutti i giorni, e che sia anche buono, comodo, salutare e sostenibile.
Il consumatore moderno cerca soluzioni semplici, vuole evitare sprechi, desidera bere un bicchiere al giorno senza preoccuparsi dell’ossidazione e apprezza un vino che si conservi bene e a lungo, in frigorifero o in dispensa e il Bag in Box offre tutto questo:
- Nessun vino verrà buttato dopo pochi giorni dall’apertura;
- La freschezza persiste anche per 3-4 settimane dopo il primo utilizzo;
- La confezione è leggera, facile da trasportare e da smaltire.

È il contenitore che più si adatta al ritmo della vita reale.
Chi sceglie il Bag in Box, spesso lo fa anche per motivi etici e ambientali, in quanto, rispetto alla bottiglia, e proporzionalmente alla quantità trasportata:
- Pesa molto meno, generando meno CO₂ nei trasporti;
- Occupa meno spazio nei magazzini e nei frigoriferi;
- La sacca interna in plastica, così come il cartone che la contiene, sono facilmente riciclabili.
In tempi in cui si parla di “carbon footprint”, che è quella disciplina scientifica che misura, definisce e certifica i principi e le linee guida che calcolano quanto, i vari prodotti realizzati sulla terra, creino un danno climatico – dall’estrazione delle risorse, alla produzione, all’utilizzo e fine vita del prodotto – il Bag in Box si colloca tra i primi posti in termini di virtuosità, riducendo l’impatto ambientale senza rinunciare alla qualità.
Questo procedimento aiuta le aziende a comprendere e ridurre le loro emissioni responsabili del cosiddetto “effetto serra”, contribuendo alla sostenibilità ambientale e ci porta ad apprezzare il Bag in Box.
Per decenni il BiB è stato associato a vini di bassa qualità, forse anche a causa di qualche produttore poco lungimirante.
Noi di Torri Cantine abbiamo sempre creduto in questo contenitore e negli evidenti vantaggi che dà a chiunque lo utilizzi e da subito lo abbiamo utilizzato proponendo vini di qualità, biologici certificati, per garantire la totale assenza di sostanze dannose alla salute (fitofarmaci, pesticidi, fungicidi e ogm), con uve che provenissero da zone certe e individuabili, da vitigni autoctoni, nazionali e internazionali, spesso DOC e IGT.
Ma quindi, perché usare il Bag in Box?
Perché oltre ai vantaggi già enunciati…
- È garantita una conservazione eccellente;
- È consentita la tracciabilità e la sicurezza igienica delle uve;
- È un contenitore pensato per chi ama bere bene, anche tutti i giorni.

In altre parole: non è il contenitore a fare la qualità, ma la serietà di chi lo riempie.
È evidente che dietro il successo crescente del Bag in Box c’è stata una evoluzione, un cambio di mentalità dei consumatori e i motivi sono davanti agli occhi di tutti:
- Convenienza: costa meno a parità di qualità, c’è un evidente risparmio, grazie anche al minor costo del packaging. Un BiB da 5 litri equivale a oltre 6 bottiglie da 0,75 l, con un risparmio evidente su vetro, etichette, tappi, capsule e trasporto;
- Praticità: si apre e si richiude facilmente e si può tenere in frigo o in dispensa senza timori;
- Zero sprechi: non si ossida facilmente, non presenta difetti come il sentore di tappo, dura settimane e si consuma fino all’ultima goccia;
- Sostenibilità: è leggero, compatto, totalmente riciclabile;
- Qualità: spesso contiene vini interessanti, biologici, di filiera corta, ovvero con un ridottissimo numero di passaggi intermedi tra produttore e consumatore e spesso con caratteristiche organolettiche migliori perfino di certi marchi noti.
In sintesi, il BiB è una scelta consapevole, moderna e perfettamente coerente, di chi cerca un vino “di tutti i giorni”, ma lo vuole buono e tutt’altro che banale.
Perfino nella ristorazione sta guadagnando terreno: nei bistrot, agriturismi e wine bar è apprezzato per la facilità di mescita, per il controllo delle porzioni, per la riduzione degli sprechi e, naturalmente, la qualità del vino (quando questo provenga da produttori seri) e gli addetti ai lavori lo sanno che una mescita intelligente può iniziare anche da qui.

Il Bag in Box non è una moda, esiste da oltre sessant’anni, ha conquistato il mercato del vino e dell’olio e rappresenta una risposta concreta alle esigenze contemporanee.
Chiunque voglia bere con soddisfazione, rispettare l’ambiente e sostenere il lavoro dei produttori, può scegliere con fiducia il BiB, soprattutto se proposto da aziende come Torri Cantine di Torano Nuovo, biologica certificata da oltre dieci anni, e gustarsi vini di ottima qualità e rispettosi anche della salute del consumatore.
Quando un vino ci piace, è coerente con le nostre aspettative e nasce da un percorso produttivo consapevole, il contenitore non solo non è un limite, ma sarà un valore aggiunto.
Il futuro del vino non dipenderà dalle bottiglie, ma dalle scelte intelligenti e dalla professionalità di chi lo produce e il Bag in Box di Torri Cantine le rappresenta entrambe.
A tal proposito, per tutti i clienti registrati o che desiderino registrarsi, proponiamo uno sconto speciale sul BiB Trebbiano d’Abruzzo DOC da 5 litri e sul Primitivo da 5 litri: due eccellenze territoriali che raccontano, rispettivamente, la freschezza e i profumi estivi del vitigno autoctono abruzzese e la struttura generosa del Primitivo pugliese, intenso e corposo come solo la Puglia sa offrire. Un’occasione perfetta per scoprirli.


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