Articolo di Carla Benvenuto
Quando in materia vitivinicola si parla di Abruzzo, il primo pensiero va al Montepulciano. E si perché non si può parlare di vini abruzzesi senza menzionare quello che, tra i rossi, è sicuramente il più rappresentativo della regione.
Il Vitigno
Il Montepulciano è un vitigno autoctono a bacca nera dell’Italia centrale, coltivato soprattutto in Abruzzo, Marche e Umbria. È una delle uve più importanti di queste zone poiché dà origini a denominazioni fondamentali dell’enologia del nostro Paese. Basti pensare al Montepulciano D’Abruzzo DOC, al Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane DOCG, Tullum DOCG. Ma è la base fondamentale anche per altrettanti vini importanti delle Marche quali ad esempio Offida Rosso DOCG, Rosso Piceno Superiore DOP, Rosso Conero DOC e Rosso Conero Riserva DOCG.
Spesso viene erroneamente confuso con il Vino Nobile di Montepulciano, ma la differenza è sostanziale. Il Montepulciano è una tipologia di vitigno, il Nobile di Montepulciano è un vino che prende il nome soltanto dalla cittadina toscana da cui proviene, per il resto è prodotto con altre uve (Sangiovese).
Ampelografia
Il vitigno Montepulciano ha una foglia media, pentagonale, con un grappolo di grandezza e compattezza media ed una forma piramidale o conica. Gli acini hanno anch’essi una media dimensione con una buccia consistente, spessa, molto pruinosa e di colore blu-nera.
Il vino che ne si ottiene ha caratteristiche diverse a seconda se il Montepulciano sia stato utilizzato in purezza o in blend con altri vitigni. Solitamente però i vini prodotti impiegando uve Montepulciano in purezza hanno sempre peculiarità ben definite: colore rosso rubino intenso, un naso fruttato e speziato, tannini morbidi non aggressivi ed un sorso di bella struttura, elegante e persistente.
Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane DOCG
Una delle due Docg d’Abruzzo, la Montepulciano D’Abruzzo Colline Teramane DOCG, prevede l’utilizzo di uve Montepulciano in purezza (a volte può essere utilizzato al massimo un 10% di Sangiovese). Prodotta, vinificata ed imbottigliata obbligatoriamente (possono essere previste rare eccezioni che devono essere però consentite dal Mipaaf) nella fascia della collina, litoranea ed interna, della provincia di Teramo.
Questa Docg genera vini rossi, fermi, che devono essere sottoposti da disciplinare ad un periodo di invecchiamento minimo di un anno, di cui almeno due mesi di affinamento in bottiglia, ed un periodo di invecchiamento di almeno tre anni, di cui almeno un anno in botti di legno ed almeno due mesi di affinamento in bottiglia, per la tipologia “riserva”.
Turan: Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane DOCG
Sono una grande ammiratrice del Montepulciano, ed in particolare della Docg Colline Teramane. Non potevo quindi concludere questo viaggio nella storia e nella descrizione del vitigno, se non degustando Turan di Cantine Torri, espressione validissima del territorio e di questa denominazione.
Le uve, coltivate nella zona di Colonnella e Controguerra, in un vigneto di oltre 40 anni posto a 290mt sul livello del mare, vengono vendemmiate manualmente intorno al 20-30 di ottobre.
La vinificazione avviene in tini di acciaio a temperatura controllata e, dopo la fermentazione malolattica, il vino invecchia 10 mesi in botti di legno per poi completare l’affinamento in bottiglia per almeno altri 6 mesi.
Al calice si presenta di un bellissimo rosso rubino intenso, e il naso sprigiona i profumi classici di quest’uva e del terroir da cui proviene capace di enfatizzare le caratteristiche sensazioni aromatiche del vitigno: floreale e fruttato, non mancano note speziate e sentori di cacao, tabacco e caffè. Il sorso è appagante, riempie il palato con sensazioni avvolgenti. Morbido e caldo, dal tannino gentile, conferma la degustazione olfattiva con l’aggiunta di piacevoli note balsamiche ed un’intensa persistenza.
Sicuramente un Montepulciano che sa catapultarti in quel territorio fortemente vocato che è l’Abruzzo, e nello specifico le Colline Teramane, dove le cantine Torri lavorano sapientemente nel pieno rispetto della natura, con pazienza e attenzione dalla vigna alla cantina, producendo vini di altissima qualità, piena espressione del prezioso terroir che le circonda.
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