Il formato Bag in Box

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Nonostante la tradizione sia protesa verso la classica e romantica bottiglia di vino, con la sua etichetta, tappo, capsula e tutto ciò che ruota intorno alla simbolica apertura, è assolutamente necessario sfatare il concetto che nei bag in box, che non sono altro che dei contenitori con delle straordinarie capacità di conservazione, non possano essere inseriti vini di qualità.

La bottiglia di vino, affascinante e misteriosa, specie se servita a lume di candela e con un’atmosfera indimenticabile …beh, non ce ne priveremo mai, guai a cercare di sostituirla.

Origini

Nato in America negli anni ’50, il bag in box – lo dice la parola stessa – è solo una sacca per alimenti, inserita all’interno di una scatola di cartone, munita di un particolare rubinetto in grado di ruotare su se stesso per consentire il posizionamento verticale o orizzontale del contenitore, che consente una praticissima mescita, senza che il vino all’interno entri in contatto con l’aria.

bag in box

Come funziona

Con una speciale macchina riempitrice, il vino fermo, quindi non frizzante, non spumante, viene immesso nella sacca in totale assenza d’aria – sottovuoto – e man mano che viene prelevato dal rubinetto, la sacca si comprime su se stessa, impedendo l’ingresso dell’aria al suo interno.

La qualità del vino

Purtroppo, questo contenitore, induce i meno informati all’errata associazione di idee di vini di bassa qualità, diciamo un po’ scadenti e questo è dovuto probabilmente al ricordo di alcuni vini da litro, inseriti in recipienti di tetra pack, spesso molto ben pubblicizzati ma forse privi di alcune necessarie caratteristiche.

Questo pensiero, un tempo più diffuso, è oggi contrastato dalle valutazioni che gli appassionati di vino fortunatamente fanno, sulle differenti politiche aziendali dei viticultori, cercando quelli che possano garantire produzioni trasparenti, biologiche certificate e con una indubbia tracciabilità delle materie prime.

Detto questo, garantiti dalla serietà e dalla professionalità di alcuni produttori, che nei loro BiB inseriscono solo vini di buon livello qualitativo, i vantaggi per gli utilizzatori sono veramente tanti.

I vantaggi

Il vino è protetto dagli sbalzi di temperatura e dalla luce grazie ai requisiti coibentanti e oscuranti, non solo della sacca di alluminio, ma anche e soprattutto del cartone nel quale viene riposta.

La stessa sacca, riempiendosi di vino senza che vi possa entrare dell’aria, quindi in condizioni di “vuoto totale”, protegge il suo contenuto dall’ossidazione, oltre che dai tantissimi contaminanti esterni, consentendo ai piccoli consumatori, esigui prelievi giornalieri senza rischiare di far rovinare il vino avanzato.

📆 Dura a lungo

Il prodotto è considerato longevo in quanto con il sigillo del rubinetto intatto, il vino potrà essere conservato in un ambiente pulito e senza ingressi d’aria, tra i 4 e i 12 mesi – anche se cautelativamente si indica spesso il termine di 6 mesi – intervallo che varia naturalmente anche a seconda della tipologia del vino.

💰 Conveniente

Rappresenta una buona scorta di prodotto se si considera che un bag in box da 5 litri, contiene l’equivalente di più di 6 bottiglie standard di vino, è facilmente trasportabile durante scampagnate o pic-nic grazie al robusto manico, ed è immagazzinabile ovunque, anche e soprattutto in frigorifero.

🙌 Easy

È incredibilmente facile da usare, sia per l’uso familiare che in occasione di feste o ricorrenze con molti invitati, anche qualora lo si volesse travasare in bottiglie particolari o eleganti caraffe che diano un’immagine più accattivante ai commensali.

👃 Niente “sentore di tappo”

È scongiurato il rischio del sentore di “tappo” per l’impossibilità di essere attaccato dall’armillaria mellea, che è il fungo della quercia da sughero, che quando contamina alcuni tappi di bottiglia, emana quell’orribile odore che ci costringe a buttare il vino.

♻️ Sostenibile

Da un punto di vista ecologico crea un impatto minimo, visto che ogni componente è assolutamente smaltibile nella differenziata, per poi essere riciclato.

Conclusioni

Detto ciò, se il vino a cui siete abituati è buono, appaga il vostro gusto personale rispondendo più di altri alle esigenze olfattive e gustative, è il frutto di un’agricoltura biologica certificata, sapete dove è stato prodotto e confezionato, da dove provengono le uve, ne conoscete vinificazione e affinamento, ma soprattutto vi ha sempre dato grandi soddisfazioni, allora non lasciatevi influenzare dai soliti pregiudizi e luoghi comuni e godetevi i momenti piacevoli della vita.

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