LA GRICIA: SIMBOLO DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA ROMANA
Nonostante il caldo, l’afa, e l’umidità di questo periodo, noi romani non ci lasciamo scoraggiare di fronte un piatto di gricia.
Emblema della tradizione culinaria della capitale, la gricia è un primo piatto semplice e veloce considerato l’antenato dell’amatriciana poiché sono identici, eccetto per la presenza del pomodoro nel secondo.
La pasta alla gricia, infatti, prevede nella ricetta tre unici ingredienti: pasta, guanciale e pecorino romano.
Sulla tipologia della pasta si sono create due fazioni negli anni: c’è chi preferisce gli spaghetti e chi, come me, la pasta corta, rigorosamente rigatoni o mezze maniche.
RICETTA TRADIZIONALE
La prima cosa da fare è mettere l’acqua della pasta a bollore, per poi calare a sentimento.
Poi far rosolare il guanciale in un a padella senza nessun altro tipo di grasso, basterà il suo che si scioglierà rendendo il piatto super prelibato.
Una volta che la pasta è quasi pronta tenere da parte un po’ di acqua di cottura e scolarla, rimetterla nella pentola a fuoco lento e aggiungere il guanciale croccante, mantecando con l’acqua di cottura ed una considerevole dose di pecorino romano.
Impiattare e godere. I più audaci spolverizzeranno ancora del pecorino.
E IL VINO?
E poi la domanda viene spontanea. Si, ma che vino ci abbiniamo?
Anche qui, le fazioni sono tante. C’è chi sostiene che ci stanno bene le bollicine, chi un bianco barricato, chi resta fedele all’abbinamento territoriale… tutto corretto. Ma io oggi mi sono voluta spingere con un accostamento forse insolito ma perfettamente riuscito.
Al mio bel piatto di pasta alla gricia, senza timore delle alte temperature, ci ho abbinato Sottovento Riserva di Torri Cantine, un Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva dalle mille sorprese.
SOTTOVENTO MONTEPULCIANO D’ABRUZZO DOC RISERVA
Frutto di un vecchio vigneto allevato con pergola abruzzese, proveniente da una delle zone più caratteristiche della regione, località Controguerra (Teramo), dalla perfetta esposizione e dal clima formidabile per un’escursione termica adatta a creare vini di qualità, Sottovento Riserva viene prodotto con uve Montepulciano d’Abruzzo DOC in purezza.
Dopo la vendemmia rigorosamente manuale, viene vinificato in tini di acciaio a temperatura controllata per poi effettuare la fermentazione malolattica ed una successiva maturazione di 6 mesi in vasche di cemento, 12 mesi in barrique, e poi essere imbottigliato e rimanere a riposare altri 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione.
Un vino eccellente, che si presenta al calice di un rosso rubino intenso e brillante, dalle nuance olfattive ricche ed eleganti che vanno dalla frutta rossa matura, ciliegie, visciole e more, a sentori più floreali e speziati. Un gusto avvolgente, intenso, con una struttura importante, un tannino leggero e perfettamente integrato ed una lunga persistenza. Conserva una morbidezza ed una giusta acidità che lo rendono molto equilibrato.
PERSONALITÀ E CARATTERE IN UNA BOTTIGLIA
E sebbene si presti ad essere accompagnato egregiamente a carni rosse, arrosti, selvaggina e formaggi stagionati, l’abbinamento con la gricia è riuscito alla grande. La succulenza del piatto, unita ad una buona presenza di untuosità, si è sposata bene a quella freschezza che mantiene Sottovento, creando un connubio in bocca tale da incantare le papille gustative.
Un prodotto versatile quindi, che ha stoffa e raffinatezza, in grado di reggere piatti importanti ma non solo, ottimo anche bevuto da solo.
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