Chardonnay

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Lo Chardonnay è un vitigno internazionale con elevate capacità di adattamento ai vari terreni e climi nel mondo, tanto da essersi diffuso ovunque ed essere oggi presente in ogni Paese coltivatore di vite.

Origini

Alcune leggende narrano di origini risalenti all’antica Persia, altre sostengono che la nascita dello Chardonnay è legata alle argillose colline di Gerusalemme, la Città Santa nella quale ogni porta conduceva al Tempio di Dio e che sembra fosse circondata da vigneti. I Crociati, al ritorno dalla guerra in Medio Oriente riportarono un vino chiamato Shahar Adonay che tradotto era Porte de Dieu (porta di Dio).

Tuttavia, gli unici documenti ufficiali pervenuti e risalenti al Medioevo, sono proprio quelli che attribuiscono alla Francia la paternità di questo vitigno, in particolare in Borgogna, grazie all’instancabile dedizione di alcuni monaci Cistercensi dell’Abbazia di Pontigny.

Un vitigno particolarmente idoneo a uniformarsi alle varie tipologie di terreni e climi che, a seconda della zona nella quale si è adattato, dona al vino sentori e caratteristiche differenti.

Diffusione

Nelle zone fredde come in Borgogna, gli Chablis sono di buon corpo, molto raffinati e dotati di una particolare freschezza con prelibati sentori di frutta verde come la mela, agrumi, (limone, pompelmo e lime), a volte vaniglia e spezie dolci quando dovesse effettuare una maturazione in legno.

Nelle zone caratterizzate da temperature più elevate, l’acidità si manifesta in maniera meno marcata, la struttura è più delicata e gli aromi evidenziano frutta gialla come la pesca e frutta tropicale come banana e ananas, riuscendo comunque a esprimere la magnifica eleganza.

Tra tutti i paesi dove questo vitigno si è sviluppato, ricordiamo in particolare l’Australia, la Nuova Zelanda, la California, il Sud africa, l’America del sud, il Cile e naturalmente l’Italia.

In Italia lo Chardonnay ha avuto grande diffusione praticamente in ogni regione, a partire dal Trentino-Alto Adige, nelle Langhe del Piemonte, in Lombardia nella Franciacorta, in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia, fino a giungere anche in Toscana, Umbria, Abruzzo e Sicilia.

Un vitigno molto apprezzato tanto per i vini bianchi fermi quanto nella produzione dello Champagne per il quale è considerato di fondamentale importanza, basti pensare ai Blanc de Blancs.

Nella spumantizzazione lo Chardonnay si è distinto non solo per la generosa produzione che si riesce a ottenere, ma anche per l’elevata acidità e l’ottima gradazione alcolica, caratteristiche indispensabili per la creazione di bollicine con méthode Champenoise o metodo classico.

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche organolettiche del vino ottenuto, si manifestano con un giallo paglierino brillante con riflessi che vanno dal verde al dorato a seconda delle temperature delle zone nel quale è stato coltivato.

I profumi riguardano sentori fruttati di pesca, melone, agrumi (limone Pompelmo) spesso si arricchiscono di note esotiche come banana, ananas e litchi, il floreale è caratterizzato da acacia, ginestra, tiglio, biancospino e, se maturato in legno, anche spezie dolci come lieviti, arachidi, burro e nocciole. Al gusto il vino è fresco, delicatamente sapido, caldo, morbido e avvolgente, e con una complessità aromatica che ne conferma l’eleganza. Da servire abbastanza freddo, sui 6°-8° al massimo, abbinandolo possibilmente con aperitivi, antipasti, pesce, piatti vegetariani, carni bianche e formaggi di breve e media stagionatura.

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