Articolo di Andrea Anselmino
Un argomento che da sempre divide il mondo del vino è quello del Bag in Box, anche conosciuto come BiB. Gli amanti del vetro probabilmente storceranno il naso davanti a questa proposta ma ricordiamoci di non giudicare mai un prodotto dall’apparenza, perché dietro a questa scatola di cartone esiste un mondo di vantaggi tutti da scoprire.
E allora tuffiamoci insieme alla scoperta di questo innovativo packaging per scoprire tutto quello che ha da raccontare e perché dovremmo provarlo prima di giudicarlo.
Le origini del Bag in Box
Il Bag in Box è un contenitore per liquidi alimentari inventato e brevettato negli anni ’50 negli Stati Uniti d’America dal chimico americano W.R. Scholle, e divenne poi “Wine Box” nel 1965, grazie al viticoltore australiano Thomas Angove dell’azienda vinicola Angove.
E’ formato da una scatola (BOX), solitamente di cartone di varie forme e misure, che serve per proteggere e contenere una sacca (BAG) realizzata in materiale plastico poliaccoppiato e termosaldato, con un rubinetto per l’erogazione.
L’uso del packaging del vino in Bag in Box, rappresenta oggi il 10% del mercato mondiale del vino, ma si sta diffondendo sempre di più grazie ai suoi numerosi vantaggi.
I vantaggi del Bag in Box
La caratteristica principale del Bag in Box è che il sacco viene colmato senza incamerare aria e che anche lo svuotamento avviene senza che nel sacco penetri ossigeno, grazie al rubinetto per l’erogazione che permette la fuoriuscita del liquido ma non l’ingresso dell’aria.
Man mano che il liquido viene spillato, grazie alla valvola di uscita e alla flessibilità del materiale, il sacco si comprime, si assottiglia ripiegandosi su se stesso senza che si formino all’interno bolle d’aria.
In questo modo si abbatte quasi del tutto il rischio che il contenuto si ossidi e che le proprietà organolettiche del vino si alterino, evitando così i tipici problemi che si riscontrano invece nel vino conservato nelle bottiglie aperte.
Principalmente per queste caratteristiche il Bag in Box risulta ad oggi il miglior contenitore sul mercato per i vini di uso quotidiano, permettendo di mantenere sempre il vino “pronto all’uso” anche per un consumo saltuario e sporadico.
Per quanto riguarda la scatola (il Box) anche qui i vantaggi sono innumerevoli, poiché protegge il sacco dallo schiacciamento dagli urti e dai tagli, è impilabile, protegge il vino dagli sbalzi di temperatura e dalla luce ed infine è un’ottima soluzione per le spedizioni con corriere che spesso obbligano ad imballi speciali e molto costosi.
Bag in Tube Montepulciano D’Abruzzo DOC Invecchiato in botte
Torri Cantine ha fatto del formato Bag in Box il suo prodotto più richiesto e venduto grazie ad un packaging accattivante che richiama la stessa etichetta delle bottiglie in vetro e con vini di ottima qualità.
Due i formati prescelti, da 3 e da 5 litri e diversi i vini, tutti biologici, destinati per essere conservati in questa nuova confezione.
Scopriamo insieme il Bag in Tube di Montepulciano d’Abruzzo DOC invecchiato in botte, un vino elegante e classico, dal colore rosso rubino intenso, strutturato e dal sapore molto deciso.
Questo Montepulciano d’Abruzzo nasce dalla selezione manuale dei grappoli raccolti dal 10 al 20 ottobre in un antico vigneto di Controguerra con esposizione ottimale e resa bassa. Il terroir garantisce a queste uve escursioni termiche giornaliere che, unitamente alle tecniche di agricoltura biologica utilizzate in azienda, enfatizzano i tipici sapori e profumi delle uve Montepulciano.
La vinificazione avviene in tini d’acciaio e successivamente viene lasciato riposare in botte di rovere.
Un vino perfetto da bere tutti i giorni, durante un pranzo con amici o parenti e che grazie alla comoda confezione riesce a mantenere invariate tutte le sue caratteristiche e qualità nel tempo, con un prezzo davvero molto competitivo.
Sicuramente il fascino della bottiglia in vetro resta unico, ma questo innovativo packaging garantisce notevoli vantaggi.
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